
LUCCA – “Ancora segnalazioni circa progetti discutibili messi in atto nelle scuole, ancora una volta esperti esterni sarebbero entrati nelle classi delle scuole elementari, questa volta in provincia di Lucca, per parlare a bambini di 6 e 7 anni di sesso biologico, genere percepito, decostruzione di stereotipi e tutto l’armamentario culturale dell’ideologia gender. Iniziativa che rientrerebbe in un progetto della Regione Toscana sulla parità di genere e la lotta alle discriminazioni, con una durata di tre anni e per il quale sono stati stanziati circa 600mila euro”.
Così il deputato della Lega Rossano Sasso. “Le famiglie si lamentano e si chiedono se dietro la sacrosanta lotta alle discriminazioni si nasconda, come spesso accade, qualcosa di inadeguato per bambini di sette anni – aggiunge in una nota -. Per questo motivo sto raccogliendo testimonianze e documenti da parte dei genitori e, allo stesso tempo come Lega stiamo chiedendo al Governo di dare un seguito alla risoluzione che vieta l’ideologia gender nelle scuole, già approvata dal Parlamento lo scorso settembre”.
“Provvedimenti cui va aggiunta la proposta di legge della Lega, a mia prima firma – ricorda -, che, oltre a regolamentare la concessione delle cosiddette carriere alias e a negare l’uso di asterischi e schwa, interviene in maniera decisa sul consenso informato delle famiglie, e dispone che non si possano affrontare tematiche inerenti la sfera sessuale, soprattutto in riferimento ai bimbi più piccoli, senza il consenso dei genitori”. Per Sasso “è giusto che ad educare i figli su certe tematiche ci pensino i genitori, non la regione Toscana o qualche assessore del Pd, magari con la complicità di qualche docente ideologizzato”.