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Morte Papa Francesco: governo affida gestione esequie a Capo della protezione civile

Morte Papa Francesco: governo affida gestione esequie a Capo della protezione civile

Fedeli in coda in piazza San Pietro

ROMA – Il consiglio dei ministri ha oggi deciso le ‘Disposizioni urgenti ai fini dell’organizzazione e della gestione delle esequie del Santo Padre Francesco e della cerimonia per l’inizio del ministero del nuovo Pontefice (decreto-legge)’.

Il Consiglio, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci, ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti ai fini dell’organizzazione e della gestione delle esequie del Santo Padre Francesco e della cerimonia per l’inizio del ministero del nuovo Pontefice.

Il provvedimento consente al Capo della Protezione civile pro tempore, Fabio Ciciliano, l’adozione di ordinanze ai sensi dell’articolo 25 del Codice della protezione civile (decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1), senza previa dichiarazione dello stato di emergenza, al fine di garantire l’ordinata partecipazione dei fedeli alle esequie e alla successiva cerimonia di inizio del nuovo pontificato, e in particolare per: coordinare le attività connesse alla mobilità, all’accoglienza (anche sanitaria) e all’assistenza della popolazione; definire ed attuare le iniziative dirette al conseguimento urgente della disponibilità di beni, forniture e servizi ”necessari e strumentali”; assicurare quant’altro occorra per il corretto e funzionale svolgimento degli eventi previsti.

Si dispone che nello svolgimento di tali attività il Capo della Protezione civile possa operare in deroga ad atti di indirizzo che disciplinano l’organizzazione di manifestazioni pubbliche ad alto impatto, fermo restando tuttavia la necessità della previa intesa del Ministero dell’interno nei casi in cui le deroghe riguardino le materie dell’ordine pubblico e della sicurezza; possa ricorrere alle procedure di cui all’articolo 140 del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36, che prevede che l’esecuzione dei lavori e l’acquisizione dei servizi e delle forniture di somma urgenza può essere affidata in forma diretta e in deroga alle procedure di cui agli articoli 37 e 41 del codice dei contratti; si avvalga delle strutture della Protezione civile nazionale e possa anche individuare soggetti attuatori per il compimento di specifiche azioni o interventi, ivi comprese società in house o partecipate; garantisca il costante coordinamento, operando in raccordo con il Prefetto di Roma, il Commissario di Governo per il Giubileo, il Presidente della Regione Lazio e il Sindaco di Roma.

Fermo restando tale raccordo, sono fatte salve le attribuzioni del Prefetto di Roma con riguardo al coordinamento delle Forze di polizia, delle Forze armate e del personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e alla definizione delle relative pianificazioni in materia di ordine e sicurezza pubblica e soccorso.

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